ANNO 14 n° 119
Giovedì Web
Gli sms sono morti?
Google ancora ci crede
di Samuele Coco
25/02/2016 - 02:01

di Samuele Coco

VITERBO - Quanti di noi mandano ancora i cari vecchi messaggi di testo? Qualcuno forse, non di certo i ragazzi, i giovanissimi che oggi non se li trovano nemmeno più inclusi nelle offerte forfettarie dei gestori telefonici.

Ma sono proprio i colossi della telefonia a piangere più degli altri la caduta di uno standard altamente remunerativo: se infatti non ci fossero i vari Whatsapp, Telegram o iMessage, le compagnie telefoniche continuerebbe ad avere una rendita incredibile da ogni singolo sms spedito. Il mondo sta cambiando in fretta però, e oggi i clienti non vogliono più messaggi gratis ma connessioni internet veloci, affidabili e buon prezzo.

Google, che ha un portafoglio praticamente illimitato, ha deciso di lanciare un salvagente proprio ai principali carrier europei, realizzando uno standard per la messaggistica intelligente del futuro, attraverso un protocollo denominato Rcs, ovvero Rich Communication Services. Gli operatori del settore si sono dati appuntamento all’annuale Mobile World Congress di Barcellona per annunciare ufficialmente questa partnership che permetterà a chi condividerà il client creato da Google di utilizzare tutte le ultime evoluzioni della moderna messaggistica istantanea per gli sms, tra cui le conversazioni gruppo, l’invio di file multimediali di una certa dimensione, la localizzazione e tutte le altre modalità di servizio che hanno permesso fin’ora a Whatsapp di sbaragliare il mondo della comunicazione mobile.

Non è ancora stata annunciata una tempistica per poter vedere all’opera questi nuovi sms, ma certo non sarà facile convincere le nuove generazioni ad abbandonare i tantissimi, gratuiti e già rodati servizi di messaggistica istantanea in favore di un “vecchio standard”.

Google con il suo servizio denominato Hangout è rimasto fuori dalla partita e vorrebbe rientrarvi attraverso una porta secondaria che, sinceramente, sembra ormai saldamente chiusa. Inoltre, resta da capire cosa accadrà con i gestori che non hanno sottoscritto l’accordo per la condivisione del nuovo protocollo Rcs: gli utenti che non scelgono l’operatore ufficiale non riceveranno i nuovi messaggi di testo? L’intesa formulata dai big del settore a Barcellona appare francamente solo un voler prolungare l’agonia di un servizio che, di fatto, è praticamente arrivato allo stadio terminale. Google non vuole mollare la presa sulla messaggistica, un target cruciale per il suo business, ma la realtà è che la sfida in questo campo non è andata come previsto, e a Mountain View forse farebbero meglio a farsene una ragione.





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